venerdì 19 agosto 2011

AD HOC : Lauti affari nelle disgrazie


AD HOC : Lauti affari nelle disgrazie

“Indietro tutta, abbiamo scherzato. Con due tratti di penna, mascherati da numeri e lettere di rimandi normativi dentro il decreto correttivo della manovra, il Sistri saluta e se ne va. Niente più tracciamento digitale dei rifiuti, chiavette Usb e sistema satellitare di rilevamento, niente più software e hardware ministeriali che si bloccano e non dialogano con quelli delle aziende. Così, dopo "tre rinvii tre" nell' arco di 18 mesi, e dopo una rivolta delle oltre 300 mila aziende divampata a seguito del test del click day dell'11 maggio (che mostrò tutta l'inadeguatezza dell'infrastruttura informatica approntata dal ministero dell'Ambiente) l'acronimo più terrorizzante per il mondo imprenditoriale lascia spazio a tutto quello che doveva soppiantare, dai registri di carico e scarico ai moduli cartacei di dichiarazione.

Non c'è nulla da festeggiare,soprattutto perché quel sistema di tracciamento digitale sarebbe servito a combattere smaltimenti illegali, criminalità organizzata e, in definitiva, la legalità di un comparto tanto importante quanto a rischio di infiltrazioru. Ma non si può nemmeno dimenticare tutto ciò che è successo durante. A cominciare dai costi, ingenti, sostenuti da centinaia di migliaia di aziende per adeguarsi a un sistema che non è mai funzionato. Aziende che hanno tra l'altro già versato due annualità del contributo Sistri.”

Così scrive il Sole 24 Ore di domenica 14 agosto in merito ad un fatto reale e contingente (niente di virtuale ) ovvero l’abrogazione del SISTRI che consente ora alle imprese di non eseguire il tracciamento digitale.

Questo grazie alla manovra correttiva di Ferragosto che ha abrogato con i comma c) e d) dell’art.6 del decreto 12 agosto 2011 il sistema di tracciamento digitale dei rifiuti (Sistri) facendo cadere così all’entrata in vigore del decreto le sanzioni amministrative per i reati ambientali e tutta l’impalcatura del progetto di digitalizzazione del comparto rifiuti.

Tutto questo conferma che in questo paese la storia di Trinchetto raccontata in uno spot pubblicitario di moda qualche tempo fa e cantato a gran voce dal coro è sempre la stessa :”Ne aggiusti una ne sfasci due “

In poche parole la capacità concreta ,molto concreta di approfittare di ogni cosa per volgerla ad altri interessi , a favore dei propri interessi, degli interessi di parte stravolgendole dal loro obiettivo causale.

E ciò in particolare in presenza di catastrofi come quelle naturali che spesso siamo costretti ad affrontare (alluvioni, frane, incendi terremoti ) e anche in caso di catastrofi come quelle che affrontiamo nell’attuale contingenza economico finanziaria .

Così alcuni intrecci perversi fanno sentire il loro peso .

Ed è forse inutile che la Prestigiacomo , ministro dell’ambiente, sia furibonda. E' furibonda (ma non è la prima volta) . L' abrogazione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri) la colpisce personalmente come ministro dell'Ambiente. Stefania Prestigiacomo (come scrive la Repubblica del 14 agosto 2011 ) lo definisce «un regalo alle ecomafie».Ma rifiuta di fare la figura di quella che ha perso: «Per il Sistri sono stata in costante dialogo con la presidenza del Consiglio». Come dire: se hanno sconfessato me, hanno sconfessato pure Berlusconi ..

Dimettersi? Nonne parla proprio: «Questa storia si chiarirà in Parlamento».E così risponde ad alcune domande.

Ministro,lei è l'unica che rovina l'assolo dell' esecutivo.

«lo dico che cancellare il Sistri, magari per rendere la vita più facile alla categoria dei parrucchieri, come è stato surrealmente argomentato, è un errore gravissimo, una follia. Quanti predicano legalità e rigore dovrebbero farsi un esame di coscienza e capire che stavolta hanno fatto un regalo alle mafie. La tracciabilità dei rifiuti è un obbligo comunitario che consente di seguire il percorso dal produttore allo smaltimento finale contrastando tutti gli smaltimenti illeciti che hanno ingrassato per decenni le ecomafie. Il Sistri è anche a costo zero per le casse dello Stato» ..

La sua denuncia è gravissima

La sua denuncia è gravissima. E' come dire: state aiutando la camorra. Adesso che fa, si dimette, come le chiedono Ferrante e Della Seta, senatori Pd?

«Nessuna sconfessione personale, ho portato avanti il Sistri in costante dialogo con la

Presidenza del Consiglio. Ne parleremo in Parlamento. Non possiamo gettare al vento quanto fatto finora. Abbiamo definito protocolli con tutte le organizzazioni imprenditoriali. Nessuna di queste, sia chiaro, ha mai chiesto di cancellare il Sistri»,

Berlusconi era l'uomo delle promesse, del meno tasse per tutti. Non mi dica anche lei che è colpa dell'Europa. L'Europa vive di regole, come nel caso delle ecomafie. Il governo pensava di poter fare come voleva ...

«Insisto: il Sistri, come strumento di lotta alle mafie va assolutamente recuperato. Noi le ecomafie le combattiamo senza quartiere ... Vedrà, questa storia si chiarirà in aula.

Eremo Via vado di sole, L'Aquila, venerdì 19 agosto 2011

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