domenica 12 febbraio 2012

ARTE FACTUM : Spreco riuso di cibo e oggetti ?

ARTE FACTUM : Spreco riuso di cibo e oggetti ?


Lo dichiara il professor Andrea Segre' dell’Universita' di Agraria di Bologna: 20 milioni di tonnellate di cibo SPRECATO ogni anno in Italia, 37 miliardi di euro il valore corrispondente, circa al 3% del prodotto interno lordo del nostro paese. Come si fa a buttare via questa ricchezza enorme mentre ci sono famiglie che stentano ad arrivare a fine mese?
Segre' e i suoi colleghi non si sono limitati a fornire delle cifre scioccanti. Hanno fondato Last Minute Market (http://www.lastminutemarket.it/), e con il sostegno della Regione Emilia Romagna, hanno aperto supermercati dove si vendono a prezzi bassissimi prodotti ancora ottimi ma che stanno per superare la data di scadenza.
Ora, oltre agli alimenti, stanno proponendo anche medicinali prossimi alla scadenza e libri invenduti che le case editrici manderebbero al macero.
Ma ci sono molti altri prodotti che vengono buttati perche' hanno piccoli difetti: un graffio o una confezione lacerata portano a buttare via televisori, computer, frullatori e altri elettrodomestici di ogni tipo. E che dire delle tonnellate di vestiti, borse e scarpe con marchi contraffatti che ogni anno la Finanza e' costretta a distruggere?
Siamo una societa' opulenta e folle.
Last Minut Market e altri gruppi hanno dato vita a iniziative simili nelle principali citta' italiane e in molti centri minori.
Un lavoro enorme che permette ogni anno di recuperare centinaia di tonnellate di cibo.
E in molte citta' esistono organizzazioni che raccolgono mobili, suppellettili ed elettrodomestici usati, li riparano e li rivendono a prezzi ribassati.


Leggo oggi 9 febbraio  su Repubblica a  proposito  dei problemi di recessione, sacrifici e bond  che sta affrontando la Grecia  per la sua emergenza debito  che  “ dietro il porto del Pireo  c’è il più grande mercato  clandestino di materiale raccolto  nei cassonetti  della nettezza urbana. Due intere strade sono occupate  da questa fiera  provvisoria e clandestina  Si vende di tutto a prezzi stracciati.  Un euro per un paio di scarpe , due per un impermeabile. Basta lavarli e si possono indossare . Ma anche bicchieri, pentole ,quadri , libri , vecchi cellulari e pc.   Tra i venditori abbiamo incontrato dei giornalisti  licenziati. In due anni hanno chiuso  tre importanti quotidiani e una nota tv  nazionale.  Ricicicano quello che avevano in casa  Un mercato delle pulci dei disperati “

Dunque un mercato delle pulci dei disperati in attesa di una catastrofe. E sotto l’incombenza di una catastrofe in quel paese  si mette in evidenza il riuso  che l’abbondanza e la superficialità hanno tenuto  fuori dall’attenzione e dalla considerazione se non per  ipotesi marginali o idee

Riusare gli oggetti appartenuti ad altri (ma anche ridefinire oggetti da noi stessi accantonati) richiama una serie di significati che vanno ben oltre  l’ambito dell’ecologia.   E’ questa tra l’altro l’idea illustrata in un libro da  Guido Viale“La civiltà del riuso”  (Ed. Laterza, 2010)   in cui sottolinea,  la possibilità di usare l’oggetto in maniera creativa: ricontestualizzandone cioè la percezione sia per chi effettua l’intervento, sia per coloro che si trovano ad averci in qualche modo a che fare. Una riqualificazione estetica che ridefinisce il valore dell’oggetto e i significati di cui si fa portatore.

Eremo Via vado di sole, L'Aquila  domenica 12 febbraio 2012

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