lunedì 22 febbraio 2010

GRAFFITI 3 : RES PUBBLICA

GRAFFITI 3 : RES PUBBLICA

Gli storici probabilmente hanno esagerato ad identificare con un segno riduttivo la politica nell’antica Roma imperiale quasi esclusivamente con il conflitto di fazioni in lotta per il predominio della res pubblica.
Dietro lo scontro di quelle che a volte sono state definite “ cricche contrapposte” c’erano sicuramente gli interessi e le motivazioni di più vaste forze sociali.
Un certo tipo di approccio negli studi storici ha poi messo in luce la radicale differenza tra quel tipo di lotta politica e quella che consuetamente poi si è verificata nella società moderna o almeno nella società europea del secolo scorso e in parte dell’attuale secolo.
Oggi però molti segni, a cominciare dagli Stati Uniti d’America e poi nelle democrazie occidentali ed infine nella nostra Italia fanno pensare ad un parallelo con la situazione di quelle lotte politiche nell’antica Roma imperiale tra gli anni 90 e 50 a.C.
Mancano a Roma dei partiti nel senso in cui siamo abituati a concepirli,ovvero gruppi che hanno un programma organico di gestione e di trasformazione della società. Partiti che cominciano a mancare anche nel nostro paese .
Quindi è possibile dire che ora come allora si sta verificando che l’uomo politico è in primo luogo il capo di una fazione, che fa uso di una vasta rete di relazioni familiari e personali allo scopo di ottenere cariche e di favorire i suoi adepti.?
Sul filo di queste considerazioni viene in mente qualche accostamento con i fatti relativi al terremoto di L’Aquila. E vengono in mente proprio le parole di un aquilano di quel tempo, Sallustio, che fa denunciare a Memmio ,la faziosa connivenza sulla quale si fonda il predominio dell’aristocrazia:
“...E chi sono costoro che la fanno da padroni nella Repubblica? Scellerati dalle mani lorde di sangue, di un’avidità insaziabile (…); li tiene compatti il bramare le stesse cose ,odiare, temere le stesse cose – il che tra galantuomini si chiama amicizia ,tra furfanti connivenza.” (“ …Sed haec inter bonos amicizia,inter malos factio est…” Sallustio Iug.31,12 sgg. Traduzione Storoni Mazzolari).

Eremo di Via Vado di Sole, L’Aquila venerdì 19 febbraio 20

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