lunedì 27 settembre 2010

FRATELLI D'ITALIA : Il signor Nettuno


FRATELLI D’ITALIA : Il signor Nettuno

Antonio Gramsci nelle sue note sul lorianismo pubblicate nel volume einaudiano “ Gli intellettuali e l’organizzazione della cultura “ riferisce della novella raccontata dal barbiere nei primi capitoli della seconda parte del Don Chisciotte che parla di un “ pazzo che ricorre al vescovo per essere liberato dal manicomio, sostenendo, in una lettera assennatissima, di essere savio e quindi tenuto arbitrariamente segregato dal mondo; dell’arcivescovo che invia un suo fiduciario che si convince di avere a che fare realmente con un sano di mente , finchè nel congedarsi del presunto savio dai suoi amici del manicomio , non avviene la catastrofe. Un pazzo, che dice di essere Giove,minaccia che se l’amico se ne andrà, egli non farà più piovere sulla terra , e l’amico, temendo che l’inviato del vescovo si spaurica dice : - Non si spaventi , perché se il signor Giove non farà più piovere , io che sono Nettuno ,troverò ben modo di rimediare.- “

Gramsci conclude che ci sono scrittori che, in uno e in molti istanti della loro attività scientifica, hanno dimostrato di essere il signor Nettuno.

Ho cercato se c’è qualche signor Nettuno anche nella politica italiana contemporanea e ne ho trovati due , mi sembra, in Fraz Kafka che con Gramsci e Cervantes leggo spesso .

IL TIMONIERE (1920)

(da Racconti . Durante la costruzione della muraglia cinese)

“Non sono forse timoniere? “esclamai. “Tu?” domandò un uomo scuro , alto di statura ,passandosi una mano sugli occhi come per scacciare un sogno. Ero stato al timone nella notte buia, il fioco fanale sopra la mia testa , e ora era venuto costui e voleva spingermi da parte. E poiché non cedevo, mi puntò un piede sul petto e mi premette lentamente a terra , mentre mi tenevo ancora attaccato ai raggi della ruota e nel cadere la ribaltai. L’uomo però la prese ,la rimise al suo posto e mi cacciò via. Io mi ritrovai subito, corsi al boccaporto che dava nella sala dell’equipaggio e gridai :”Marinai! Compagni . Venite subito! Un forestiero mi ha cacciato via dal timone!.”

Essi vennero lentamente montando la scala della nave, pezzi d’uomini stanchi e barcollanti.”non sono io il timoniere?” domandai

Essi approvarono con un cenno , ma avevano occhi soltanto per il forestiero , gli si misero iontorno a semicerchio e quando egli ordinò “Non disturbatemi!” si raccolsero, mi fecero un cenno e ridiscesero la scaletta. Che razza di gente! Chissà se pensano o soltanto ciabattano stupidamente sopra la terra?

LA TROTTOLA ( 1920)

(da Racconti . Durante la costruzione della muraglia cinese)

Un filosofo si tratteneva sempre dove c’erano bambini a giocare. E quando vedeva un ragazzo con una trottola, si metteva subito in agguato. Non appena la trottola girava, il filosofo la inseguiva per prenderla. Che i bambini facessero chiasso e cercassero di allontanarlo dal loro giocattolo non gli importava ; se riusciva a prendere la trottola , mentre ancora girava era felice , ma solo un istante, poi la buttava via e se ne andava. Credeva infatti che la conoscenza di ogni inezia , dunque anche, ad esempio, di una trottola che gira , fosse sufficiente per conoscere l’universale. Perciò non si occupava dei grandi problemi ; gli pareva antieconomico.

Conoscendo realmente la minima inezia , è come conoscere tutto; perciò si occupava soltanto della trottola girante. E ogni qual volta si facevano i preparativi per farla girare , aveva la speranza che vi sarebbe riuscito , e quando la trottola girava , mentre la rincorreva ansimando , la speranza gli diventava certezza ,ma poi quando si trovava in mano quello stupido pezzo di legno si sentiva male e le grida dei bambini che fino a qual momento non aveva udito e ora invece gli colpivano improvvisamente le orecchie ,lo facevano fuggire , sicchè andava barcollando come una trottola sotto una frusta maldestra .

(Lorianismo è per Gramsci “alcuni aspetti deteriori e bizzarri della mentalità di un gruppo di intellettuali italiani e quindi della cultura nazionale ( disorganicità, assenza di spirito critico sistematico , trascuratezza nello svolgimento dell’attività scientifica , assenza di centralizzazione culturale , mollezza e indulgenza etica nel campo dell’attività scientifico-culturale ecc. , non adeguatamente combattute e rigidamente colpite : quindi irresponsabilità verso la formazione della cultura nazionale ) che possono essere (appunto) descritti soto il titolo comprensivo di lorianismo.


Eremo Via vado di sole, L’Aquila ,Luned' 27 settembre 2010




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