sabato 25 giugno 2011

ANIMALI VERI ANIMALI IMMAGINARI : Falco pescatore

ANIMALI VERI ANIMALI IMMAGINARI : Falco pescatore


Se ne era andato 42 anni fa. Ucciso dai cacciatori perché la legge non lo vietava Depredati i grandi nidi, visibili a chilometri di distanza e per questo vulnerabili. Rubate le uova, considerate ambiti oggetti da collezione. Ma l'ora della rivincita è scattata .

A Grosseto domani si festeggia il ritorno in Italia del falco pescatore, rapace raro, spettacolare, dalle ampie ali. Un fuoriclasse grazie all'abilità di intercettare la preda dall'alto, tuffarsi in mare a zampe tese e risalire in cielo dopo aver afferrato sotto il pelo dell'acqua la guizzante vittima di turno. Per la prima volta dal 1969 il bellissimo uccello dalle piume bianche e gli occhi bistrati di nero ha di nuovo preso dimora nella penisola Esattamente nel Parco della Maremma, vicino alla foce del fiume Ombrone, in un' area palustre.


Una coppia di Pandion haliaetus ha appena dato alla luce un pullo, un bebè. Altre nascite si attendono a giorni. Significa che la colonizzazione è ripartita dopo una lunga pausa. Prima di scomparire dai nostri orizzonti; l'aquila marina (haliaetus) aveva nidificato lungo le coste sarde e siciliane. In tempi precedenti il Pescatore aveva scelto come suo territorio l'isola di Montecristo, origine documentata in alcuni testi dell'epoca. Ecco perché la Toscana è stata giudicata la zona più adatta per tentare il recupero.

Il successo è legato a un progetto dell'Ente parco maremmano e del Parco regionale della Corsica dove la specie è ben rappresentata (30 coppie albergano sulle rocce della marina di Scandola). «Dal 2006 ogni anno abbiamo portato qui dei giovani esemplari creando attorno a loro un habitat favorevole. L'altro anno il primo accoppiamento.



La coppia si è messa insieme ad agosto. Solo quando abbiamo visto la femmina in cova abbiamo potuto considerare compiuta la riconquista di questo predatore, sempre più raro nell'area del Mediterraneo», racconta con passione uno degli artefici del miraco¬lo, Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi e dell'ente Parco Maremma, biologo esperto in rapaci. All'operazione hanno partecipato Legambiente e Wwf Italia .

Andrea Sforzi, responsabile scientifico del progetto e direttore del Museo di storia naturale della Maremma, sottolinea l'importanza di questo risultato dal punto di vista della «ricostruzìone della complessa piramide alimentare che caratterizza gli ecosistemi acquatici, dove il falco pescatore rappresenta il. vertice».

Animale specialissimo, il piumato figliol prodigo. Costruisce nidi enormi, dunque attaccabili perché possono essere individuati anche da molto lontano. Preferisce prendere domicilio su scogliere a picco sul mare, però non disdegna gli alberi. È però fondamentale per lui essere inquiIino unico e indisturbato. I partner pretendono privacy e non tollerano che il loro territorio venga occupato da altri vicini. Un maschio corteggia la femmina portandole pesce.

Se lei accetta il dono vanno a vivere insieme e mettono su casa. Da quel momento in poi, dopo l'ufficializzazione, la famiglia può allargarsi.


La popolazione mediterranea del falco marino è ridotta all'osso. Un centinaio di coppie distribuite tra Corsica, isole Baleari, Algeria e Marocco. In Corsica il predatore ha rischiato di seguire lo stesso destino subito da altre specie. Nel 1974 solo quattro coppie superstiti. Poi il salvataggio da parte del parco regionale dell'isola.

Gli amici umani del falco pescatore dopo il lieto evento di queste settimane guardano oltre.Un sogno è riportarlo laddove nel 1929 è cominciata la sua storia italiana: A Montecristo; sua prima patria Sono già in corso contatti col Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano, a settembre verranno costruiti nidi artificiali lungo le coste rocciose dell'isola.



Margherita De Bac mdebac@corriere.it La rivincita del falco pescatore . Torna in Italia dopo 42 anni. 2 giugno 2011



Eremo Via vado di sole, L'Aquila,
sabato 25 giugno 2011




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