giovedì 16 giugno 2011

FRATELLI D’ITALIA :Panfilo Serafini

FRATELLI D’ITALIA :Panfilo Serafini

In collaborazione con il Comitato Panfilo Serafini, presieduto dal professor Franco Pelino, in occasione del 150/mo dell'Unità d'Italia abbiamo ritenuto utile proporre una serie di incontri incentrati sulla figura e sull'opera di Panfilo Serafini, l'intellettuale risorgimentale di Sulmona che pagò con il carcere le sue idee liberali".

Lo annuncia Mario D'Eramo, responsabile del Comitato Regionale Beni Culturali di Sulmona (L'Aquila), ricordando l'appuntamento previsto alle 18 di domani, presso la sala consiliare del Comune di Sulmona, in concomitanza della seduta solenne del Consiglio. Tra i relatori il professor Cosimo Savastano, che tratterà dell'amicizia che legà Panfilo Serafini al pittore Teofilo Patini.

Gli incontri successivi, che vedranno interventi di Ezio Mattiocco, Massimo Tardio, Silvio Cappelli, Daniele Petrella, Giuseppe Papponetti e Antonio Pantaleo, si terranno ogni mercoledi del mese di maggio.

Una serie di incontri incentrati sulla figura e sull’opera di Panfilo Serafini, l’intellettuale risorgimentale di Sulmona che pagò con il carcere le sue idee liberali. Il primo di questi appuntamenti è previsto per mercoledì 16 Marzo 2011 alle ore 18.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Sulmona, in concomitanza con la seduta solenne del Consiglio. Il prof. Cosimo Savastano tratterà dell’amicizia che legò Panfilo Serafini a Teofilo Patini. Gli incontri successivi, che vedranno relatori Ezio Mattiocco, Massimo Tardio, Silvio Cappelli, Daniele Petrella, Giuseppe Papponetti e Antonio Pantaleo, si terranno tutti i mercoledì del prossimo mese di Maggio. Il 13 Aprile, in occasione della XIII settimana della Cultura, E. Santilli e F. Cercone tratteranno rispettivamente della pittura di Vincenzo Alicandri e delle abitudini alimentari rilevate all’inizio dell’ 800 nel territorio della Valle Peligna.

Franco Pelino, referente del Comitato Panfilo Serafini, avanza una serie di proposte all’amministrazione comunale per onorare degnamente la figura del filosofo e patriota sulmonese, in occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Fra le proposte, il Comitato annovera: la procedura per ottenere l’utilizzo del logo del 150° dell’Unità d’Italia, predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, onde poter inserire le manifestazioni sulmonesi nell’ambito di quelle nazionali; ricognizione dei lavori cartacei, multimediali e teatrali prodotti dalle Scuole di Sulmona e di tutto il comprensorio, per l’allestimento di una mostra cittadina ed, eventualmente, di spettacoli teatrali; formale autorizzazione, da parte del Comune, a questo Comitato perché possa recarsi nelle scuole e, ove da queste richiesto, possa dare il suo contributo volontario per la migliore realizzazione di quanto espresso al punto precedente; deposizione di corone d’alloro sulla casa natale di Serafini e sulla sua tomba sita nella chiesa dell’Annunziata (17 marzo); collocazione nell’aula consiliare della tela di Teofilo Patini raffigurante Serafini e commemorazione solenne dell’illustre patriota e letterato. Ciclo di conferenze sulla poliedrica figura di Panfilo Serafini: patriota, letterato, filosofo, archeologo, etnologo. Tali conferenze saranno assicurate dalla collaborazione già stabilita tra Centro Regionale per i Beni Culturali (C.R.B.C.) e questo Comitato (per aprile maggio).

Coproduzione di Comune e Comitato di un Cd contenente le principali opere di Serafini e/o sul Serafini.

“Il Comitato – spiega una nota - si impegna,in questo periodo, a restaurare la lapide affissa sul Palazzo Trasmondi di Introdacqua (Piazza Cavour) .In Esso,nel 1853, trovò rifugio, grazie alla coraggiosa ospitalità dell’amico Giuseppe Susi, il Serafini , ricercato dalla sbirraglia borbonica. Il Comitato è inoltre fiducioso che possa crearsi una virtuosa sinergia tra Comune, Comitato Panfilo Serafini, uomini di scuola, associazioni culturali, cittadini tutti, come, ad esempio, accadde nel 1964 (centenario della morte di Serafini)”. Red.

Dunque mercoledì 11 maggio alle ore 18.00 presso la Saletta Mazara in Sulmona si è tenuto l'incontro su “Panfilo Serafini e la filosofia italiana del Risorgimento” a cura della Società Filosofica Italiana – Sezione di Sulmona “Giuseppe Capograssi”. Gli interventi sono stati tenuti dai giovani studiosi Silvio Cappelli (Università Vita e Salute San Raffaele di Milano) e Daniele Petrella (Università San Carlo di Modena) che hanno svolto rispettivamente i seguenti temi “L'orizzonte filosofico di Panfilo Serafini” e “Degli Abruzzesi primitivi. Saggio mitico-storico. Riflessioni sul confronto tra Serafini e Vico

E il 4 maggio Massimo Tardio ha parlato su “Panfilo Serafini e i rivoluzionari liberali della Valle Peligna” e Ezio Mattiocco ha illustrato il tema : “Panfilo Serafini e la decorazione della Chiesa dell'Annunziata”

Panfilo Serafini nacque a Sulmona il 23 agosto 1817 e vi morì l'11 novembre 1864: oggi è sepolto presso la chiesa della S.S. Annunziata. Di estrazione contadina, studiò latino e retorica nel Seminario sulmonese e trasferitosi a Napoli intrapese studi filosofici e letterari. Insegnò greco e latino nell'Abbazia di Montecassino e poi a Sulmona. Fu socio della carboneria e sostenitore del Risorgimento ma l'11 novembre 1854 venne arrestato per propaganda di idee patriottiche e condannato dai borboni a vent'anni di carcere, più tre da scontarsi in esilio. Gli fu attribuito il sonetto "A San Panfilo", in cui si auspicava la libertà e l'unità d'Italia. Venne liberato dopo cinque anni di reclusione, graziato per gravi problemi di slaute e mandato in esilio a Chieti. Liberata Sulmona il 20 ottobre 1860, rientrò in città ma nessuno si ricordò di lui. Morì povero e a causa delle infermità contratte nella detenzione, a soli 47 anni. Scrisse molte opere di carattere storico e un commento al Canzoniere di Dante Alighieri pubblicato a Firenze nel 1883.


Eremo Via vado di sole, L'Aquila,

giovedì 16 giugno 2011

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