giovedì 15 marzo 2012

LUOGHI E NON LUOGHI :Vivere lento

LUOGHI E NON LUOGHI  :Vivere lento


Scrive Marina Moretti su Zoom di agosto :” Fra le associazioni che si occupano di valorizzare il territorio merita una citazione il club dei Borghi più belli d'Italia, che riunisce piccoli centri di spiccato interesse artistico e storico. Nato nel 2001 su impulso dell' Associazione nazionale comuni italiani, il sodalizio ha l'intento di contribuire alla tutela e alla' rivitalizzazione di piccoli nuclei che, trovandosi fuori dai principali circuiti turistici, rischierebbero l'oblio. Dei 199 comuni che ne fanno parte, ben 19 sono in Abruzzo, secondo solo all' Umbria che, con 22, guida le regioni italiane. I requisiti necessari per l'iscrizione sono integrità del tessuto urbano, armonia architettonica, vivibilità, qualità artistico-storiche, servizi al cittadino.
Nei borghi l'associazione organizza festival, mostre, fiere, .incontri e concerti, per metterne in risalto il valore culturale ed eno-gastronomico. Non solo Santo Stefano di Sessanio, dove peraltro c'è voluta l'intraprendenza di uno svedese per far sì che ce ne accorgessimo: nel club ci sono anche località meno note, ma ugualmente degne. Per esempio Anversa degli Abruzzi , che domina la Valle del Sagittario, con gli scorci immortalati da D'Annunzio ne "La fiaccola sotto il moggio"; o Pettorano sul Gizio, con il castello dei Cantelmo e un panorama che affascinò anche Ovidio.

Strade e torri dove si respira medioevo, qua e là ingentilito dagli arzigogoli barocchi. Questi i "tesori nascosti" tutti da riscoprire - della nostra bella regione: Anversa degli Abruzzi, Bugnara, Castel del Monte, Introdacqua, Navelli, Pacentro, Pescocostanzo, Pettorano sul Gizio, Opi, Santo Stefano di Sessanio, Scanno, Tagliacozzo, Villalago, Guardiagrele, Rocca San Giovanni, Città Sant' Angelo, Castelli, Civitella del Tronto, Pietracamela. Infine, buone notizie per due comuni abruzzesi; scelti fra le 34 eccellenze del 'Patrimonio d'Italia per la tradizione: il ministro del Turismo, Vittoria Brambilla, ha premiato la Sagra dei Talami di Orsogna  e la Perdonanza Celestiniana dell'Aquila. Le manifestazioni, distintesi per cultura ambientale e valorizzazione turistica, otterranno un finanziamento di 1,5 milioni di euro.”

Ho scelto queste riga  della Moretti perché nella loro essenzialità  producono alla lettura una strana sensazione  che intriga e coinvolge per  quello che fa sentire al di là della semplice esposizione di  una notizia di cronaca.

E l’ho scelta  anche per un altro motivo: come si concilia questa realtà così  ricca  e densa di storia, cultura, tradizione ed emozioni con   la minacciata abolizione degli enti locali  ,in questo caso in particolare con la soppressione o l’accorpamento dei piccoli comuni.  Il nostro paese è fatto di queste realtà piccolissime che  rappresentano  non dico le radici , perché è ormai discorso retorico quello delle radici, ma la quotidiana storia di chi  si trova a vivere un territorio  che è appunto parte della propria vita.

Realtà che  restituiscono una qualità della vita significativa a cominciare dagli aspetti del vivere lento che è una ricchezza incomparabile. Infatti  “ benvenuti nell'elogio della lentezza. In questa trottola di mappamondo che gira, gira, disegnando vortici e spirali alla velocità della .luce, vi invitiamo invece a sostare, almeno nei luoghi che lo meritano. Sorseggiare con perizia un calice di vino, osservare dal vivo un panorama da cartolina, apprendere di arti e mestieri antichi dal racconto di chi sa, tirar su la rete da un trabocco o sciorinare un pizzo a tombolo, sono gesti semplici che possono darci tanto. Perché, sia chiaro, vivere con lentezza non è vivere con pigrizia. Ad andar per borghi e città slow ci si muove eccome, e il tempo che abbiamo speso ci ricambia con eguale generosità, consentendoci di osservare, assorbire e infìne custodire lo spettacolo dell'Italia - e dell'Abruzzo che vale la pena ricordare.
Dalla Norvegia alla California, dalla Nuova Zelanda all'Italia, l'elenco delle città che aderiscono al movimento Città Slow è lungo ma non troppo, considerata la scala mondiale. Dei 168 . comuni aderenti in 24 paesi, ben 69 sono in Italia, 6 nell’Abruzzo. Mica male, per un'esistenza a passo quieto. Il Movimento è nato nel 1999 dall'intuizione di  Paolo Saturnini, allora sindaco di Greve in Chianti, fatta propria da altri sindaci e raccolta da Carlo Petrini, Presidente di Slow Food. In Abruzzo sono Città Slow Francavilla al mare, Giuliano Teatino, Guardiagrele, Città Sant' Angelo, Penne, Pianella. L'obiettivo è allargare la filosofia di Slow Food alle comunità locali e al governo delle città, applicando i concetti dell'eco-gastronomia alla pratica del vivere quotidiano. La rete internazionale delle Città Slow, attraverso un codice condiviso di comportamenti verificabili, si inserisce nella domanda, sempre maggiore, di tutela delle specificità territoriali e lavora per consentire alle comunità di ritrovare la propria identità e di liberarsi dell'appiattimento globale che funesta il nostro tempo. I territori che aderiscono al Movimento offrono tradizioni artigiane, opere d'arte, teatri, botteghe, ristoranti, luoghi dello spirito, paesaggi incontaminati e prodotti alimentari naturali, autoctoni e compatibili con l'ambiente.
L'auspicio è che gli amministratori siano all'altezza della situazione e che sappiano favorire, piano piano ma inesorabilmente, il rispetto della salute dei cittadini, la tutela dell'ambiente, la genuinità della buona cucina.”


Eremo Via vado di sole, L'Aquila,  giovedì 15 marzo 2012

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