giovedì 3 giugno 2010

PREMIO SDOCC " FABIO MASALA "

PREMIO SDOCC

Numero zero del Premio SDOCC (Storia-Documento-Cinema Centritalia ) Premio Nazionale documentario e reportage.

Premio “Fabio Masala” dedicato agli operatori culturali professionisti assegnato a Valter Marcone. Consegna venerdì 21 maggio 2010 Polo Didattico Università di L’Aquila, Via Di Vincenzo .Discussione sul tema: “ I motivi del cinema e dell’associazionismo nei processi educativi.”

Da Il Centro:
L’Istituto abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea inaugura oggi il premio SDOCC che assegna una serie di riconoscimenti dedicati a operatori culturali e documentaristi i cui lavori hanno meglio raccontato la realtà contemporanea. Stamani alle 10,30 al polo didattico di via Di Vincenzo ,all’Aquila verrà assegnato il premio intitolato a Fabio Masala al direttore del carcere minorile Valter Marcone. Lunedì a palazzo Silone ci sarà la premiazione del reportage “La danza del sole “ di Amedeo Di Nicola , vincitore del premio “I ragazzi di via XX settembre 46”, l’indirizzo della Casa dello studente . Nella stessa mattinata ci sarà anche la proiezione del documentario “Una giornata da pastore “ di Gaetano Crecchio vincitore del premio assegnato dalla Federazione italiana circoli del cinema . Nel pomeriggio ci sarà la premiazione del concorso fotografico specifico sul terremoto.

Ringrazio l’ Istituto abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea per il premio “Fabio Masala”. Ringrazio anche gli studenti presenti alla manifestazione per l’attenzione prestata ai temi della conversazione tenuta con l’amico Umberto Dante . La riflessione sostanzialmente ha messo l’accento sul lavoro di animatore culturale svolto in due contesti completamente diversi :quello del Centro Servizi culturali, contesto di estrema libertà e creatività ; quello del carcere minorile , contesto istituzionale evidentemente con poche libertà dove mi sono trovato ad operare come educatore quando ho lasciato il Centro Servizi Culturali di Sulmona. Ho parlato a lungo di questo doppio che sembra ipotizzare delle esclusioni reciproche ma che in realtà è il risultato di un processo continuo di crescita personale attraverso appunto il lavoro . Ho cercato di travasare nel lavoro di educatore all’interno del carcere minorile, a contatto con adolescenti così detti problematici l’esperienza di animatore culturale .I risultati sono stati soddisfacenti in quanto i processi
educativi alla base di entrambe le esperienze si richiamano all’individuo, alla crescita dell’individuo , alla valorizzazione e riappropriazione di un sé. Che nell’età adulta a volte può soffrire di stanchezza disillusioni, conti mai resi con la realtà , difficoltà di relazione con il mondo circostante ; che nell’età adolescenziale rappresenta il punto di rilancio di un progetto di vita che si è interrotto a causa della incapacità di comunicare i propri bisogni da parte dell’adolescente e dell’incapacità di saper ascoltare da parte degli adulti siano essi genitori, insegnanti o altre figure di riferimento significative.

Il colloquio con Umberto Dante ha inoltre affrontato temi come il disagio giovanile, l’attività dell’operatore culturale , la realtà di una istituzione chiusa e i programmi e progetti di trattamento e reinserimento.
Argomenti e temi a cui i giovani studenti presenti hanno rivolto la loro attenzione confermata dalle domande rivoltemi al termine del colloquio.
Un premio dunque intitolato a Fabio Masala per il quale ringrazio ancora gli organizzatori e che è particolarmente gradito proprio per la figura di Masala.
Ma chi era Fabio Masala che l’Istituto regionale di storia della resistenza ha voluto ricordare con questo Premio.
Fabio Masala nasce a Sassari nell’ottobre 1940 e qui vive fino al termine del liceo. Intorno alla fine degli anni cinquanta si trasferisce a Cagliari dove intraprende gli studi universitari.
Da subito si impegna a tempo pieno nell’attività politica e culturale ; Già nel 1958 inizia la collaborazione con il quotidiano nazionale “L’Avanti . Contemporaneamente entra a far parte del Centro Universitario Cinematografico . Svolge la sua attività sia politica che culturale sin dall’inizio da educatore e organizzatore di occasioni di discussioni nelle sezioni del partito ( militò nel PSI e nel PSIUP , poi nel PC e poi nel PDS) e nelle Camere del lavoro. A soli 22 anni fonda un gruppo di amici l’ASEA Associazione Sarda per l’educazione degli adulti.

Nel 1967 conferma il suo interesse per la diffusione dell’associazionismo cinematografico e la formazione del nuovo pubblico a livello nazionale viene eletto nel direttivo della Federazione Italiana dei Circoli del Cinema e dal 1972 ne diventa vicepresidente. Insieme a Filippo Maria De Santis nel 1983 partecipa alla fondazione dell’Associazione Italiana di Educazione degli adulti .
Dal 1989 al 1991 istituisce e dirige il settore Umanitaria Formazione Professionale per la formazione degli operatori culturali. Scrive saggi sul periodico dell’EDA Muore il 12 dicembre 1994.
Tutta la storia dell’Umanitaria costruita da Fabio Masala vede legati tra loro tre fattori : consolidamento del principio e della prassi associativa, potenziamento delle capacità comunicative attraverso il cinema e gli audiovisivi, formazione di un nuovo tipo di operatore culturale , capace di gestire in proprio e con efficienza delle iniziative ma anche e specialmente di suscitare e rendere efficiente l’iniziativa sociale

La prima parte è stata pubblicata con il titolo “ Un’esperienza di circoli del cinema alla data del 20 maggio 2010 .


Eremo Via vado di sole ,L’Aquila giovedì 3 giugno 2010

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