giovedì 20 gennaio 2011

GRAFFITI : Fisco

GRAFFITI : Fisco

Per l'81,1% degli italiani le tasse sono troppo alte e oltre un contribuente su tre giudica il fisco "ingiusto" (36,2%). E' quanto emerge dalla ricerca Censis-commercialisti sul rapporto degli italiani con il sistema fiscale condotta su un campione di mille contribuenti.

Le imposte piu' indigeste sono il canone Rai (per il 47,3%), il bollo auto (14,5%), l'Ici (12,7%), la tassa sulla nettezza urbana (12,1%) e l'Irpef (11,6%). Dall'indagine emerge inoltre che per il 25,5% del campione il fisco e' "inefficiente" e il 23,7% lo giudica "esoso". Solo il 9,9% lo considera "efficiente" e il 4,7% lo ritiene "solidale".


Le tasse non sono giudicate troppo alte in assoluto ma piuttosto in relazione alla qualita' dei servizi ricevuti: e' cosi' per il 58,1% degli intervistati. La maggioranza (il 55,7%) posta di fronte all'opzione "piu' servizi, piu' tasse" oppure "meno tasse, meno servizi", propende per la prima ipotesi. Il richiamo all'abbassamento delle tasse sembra aver meno appeal rispetto alla voglia di una maggiore giustizia fiscale. L'altro grande tema che emerge dalla ricerca e' la mancanza di tutele per il cittadino di fronte al sistema fiscale. Stare dietro al fisco continua ad essere ancora molto faticoso: la complessita' e la scarsa chiarezza del sistema tributario sono la principale fonte di disagio per il 79,9% del campione, seguono la difficolta' a vedere tutelati i propri diritti di contribuente (72,3%) e la mole di documentazione necessaria per avere accesso alle agevolazioni (72,2%). Il 68,2% lamenta poi i tempi di attesa troppo lunghi per ottenere i rimborsi. Complessivamente, per il 36,8% degli intervistati il sistema fiscale negli ultimi tre anni e' peggiorato, e' rimasto uguale per il 48,6% ed e' migliorato solo per il 14,6%.

Unica eccezione positiva e' la facilita' di pagamento dei tributi, migliorata per il 52,7% del campione. Quasi otto italiani su dieci (il 76,9%) si sentono poco o per niente tutelati e addirittura il 55,4% non ha mai sentito parlare dello Statuto dei contribuenti (il 22,1% ne ha sentito parlare ma non sa di cosa si tratta). Lo strumento che dovrebbe garantire maggiore certezza giuridica per i contribuenti e' quindi sostanzialmente sconosciuto ai piu'. Gli intermediari risultano dunque insostituibili: si affida al loro supporto l'82% degli italiani. In particolare, per la dichiarazione dei redditi il 40,5% si. rivolge ai commercialisti e il 41,5% ai Caf. La funzione di intermediazione svolta dai commercialisti e' giudicata utile dal 76,5% del campione. Anche perche' il 55,7% non usa Internet in nessun modo per il disbrigo degli adempimenti fiscali, il 28,1% lo fa unicamente per cercare informazioni e il 15,7% effettua pagamenti, quando e' possibile, per via telematica.

Fonte AGI 20 gennaio 2011


Eremo Via vado di sole, L’Aquila, giovedì 20 gennaio 2011

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