giovedì 6 gennaio 2011

SILLABARI : Spreco ( IV )

SILLABARI : Spreco ( IV )


Il San Francisco Board of Supervisor vieta di regalare ai bambini i pupazzetti che accompagnano i menù speciali per i bambini presso i fast food a meno che tali menù non abbiano un limite massimo di calorie ovvero meno di 600 calorie, 640 milligrammi di sodio e 35 per cento di calorie dai grassi.

Ma sembra uno scherzo. Seicento calorie sono superate in un baleno ( in termini di voracità s’intende ) di fronte ad un menù , il classico Happy Meals di Mc Donald inventato nel 1979 e che contiene a dir poco hamburger o cheeseburger o chicken nuts ( pollo e mandorle ) , un contorno di patatine fritte o mele caramellate, un soft drink : latte cioccolato,aranciata o succhi di frutta.

L’iniziativa lanciata in America tenta di rimediare ad una situazione che evidenzia il trenta per cento di bambini obesi .


Micelle Obama ha di recente lanciato una campagna di sensibilizzazione su questo problema ma sono le amministrazioni del territorio che sembrano avviare trigrammi e progetti di educazione alimentare. Compreso anche la tassa sulle bibite gassate . Lo slogan è quello rivolto anche ai fast food : “ pensate prima alla salute dei bambini”. Bombe caloriche vendute grazie ad una campagna di omaggi e spot che costa più di mezzo miliardo di dollari all’anno. “Non lasciate che i bimbi ingrassino al fast food “ sembra essere la parola d’ordine che incontra naturalmente le proteste di McDonald’s . Comunque è sempre più diffusa l’idea, che va

Trasformandosi in convinzione che comunque spetta ai genitori scegliere i cibi sani per i propri figli. Anche se i nutrizionisti a questo proposito nutrono seri dubbi e rilanciano , manco a dirlo, una campagna di informazione e di formazione, mica dei bambini ma solo dei genitori.

Comunque in Europa e in Italia la situazione non è certo migliore tanto che in Europa si contano 14 milioni di bimbi soprappeso e 3 milioni di obesi atteso che un bimbo viene ritenuto sovrappeso quando il suo peso supera il 10% di quello ideale e obeso quando supera il 20%.

La percentuale di popolazione ( fascia di età fino ai 15 anni e oltre) con indice di massa coroporea tendente all’obesità sono il 30,6% in Usa, il 24,4% nel Regno Unito, il 12,9% in Germania, il 12,6% in Spagna , il 9,4 % In Francia , il 8,5% in Italia, il 7,7% in Svizzera In Europa L’Italia è il paese con il miglior rapporto tra altezza e peso. Tra i giovani (6-17 anni di età : il 20% è soprappeso, il 4% è obeso. I livelli più alti ( tra il 25 e il 35% ) si raggiungono tra 6 e 13 anni poi il fenomeno tende a diminuire.

Tenuto conto che cento grammi di patatine contengono 504 Kcal, merendina non farcita 445 Kcal, pastasciutta 353 Kcal ,carne ( lombata ) 134 Kcal, pesce bianco 90 Kcal , bibita gassata alla cola 42 kcal il vero problema non è quello che si mangia ma è quello che non si fa movimento . In un mondo immobile occorre mangiare con il contagocce . Quindi meno calorie da mettere dentro ma soprattutto più movimento per bruciare quelle calorie che il mercato dei prodotti alimentari ci offre .E in tema di calorie occorre privilegiare alimenti densi di nutrienti .

E se l’esigenza è quella di avviare un progetto di educazione, in questo senso non farebbe male nemmeno una educazione che limiti il consumo e lo spreco.


Scrive Dacia Maraini nella sua rubrica “ Il sale sulla coda “ sulla Repubblica :” Ho letto in una rivista scientifica di alcuni topolini che sono riusciti a farsi un varco dentro un grande sacco di grano. La famigliola di sei topolini dentro un sacco da un quintale aveva da mangiare per almeno due anni. In effetti ci si trovavano bene . Mangiavano e defecavano, mangiavano e defecavano. Dopo qualche mese però hanno cominciato a star male . Il più piccolo e il più fragile dei topolini muore. Gli altri pure perdono le forze . In capo ad otto mesi i topolini sono tutti morti. Ma di che ? Certo loro non lo potevano sapere , ma gli scienziati che hanno condotto l’esperimento sì. I topolini sono morti intossicati dai propri escrementi che, chiusi dentro al sacco , fermentavano e producevano gas letali.”

E’ quello che succederà all’uomo che sta progressivamente avvelenando il pianeta in cui vive ( il sacco dei topolini) non solo con gli sprechi ma anche con gli scarti che ogni giorno produciamo che finiscono per inquinare l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo .

In alcune parti del mondo si muore per mancanza di cibo, in altre si muore lo stesso per sovrabbondanza di cibo.

E per tornare ai rifiuti va detto che l’uomo sta uccidendo la terra con l’uso folle degli additivi, dei concimi e dei diserbanti.

Ma c’è una via di uscita? C’è una via di salvezza ? Si può fare un discorso virtuoso in termini di spreco del cibo e di rifiuti. E’ sicuramente possibile ma è un tema da affrontare in un nuovo spazio .


Eremo Via vado di sole, L'Aquila, giovedì 6 gennaio 2011



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