mercoledì 9 febbraio 2011

ARTE FACTUM : Maestro del Trittico di Beffi, inizio secolo XV



ARTE FACTUM : Maestro del Trittico di Beffi, inizio secolo XV


Capolavoro della pittura tardogotica, il Trittico di Beffi propone un poetico racconto di alcuni episodi salienti della vita della Madonna; a sinistra sono quelli collegati alla nascita di Gesù, a destra la morte della Vergine circondata dagli Apostoli e l'incoronazione nei cieli entro una gloria d'angeli. Al centro, nella tavola cuspidata, è inserita la Madonna in trono su un fondo di broccato.

L'opera trasmette il senso dello sfarzo in un tripudio di colori brillanti e smaltati; finissime sono le stesure a foglia d'oro che sottolineano preziosi dettagli, con le aureole punzonate ciascuna in maniera diversa. L'alta qualità della realizzazione suggerisce che l'opera sia stata realizzata da un maestro di chiara fama, molto esperto nella tecnica pittorica e nella preparazione dei pigmenti cromatici, forse lo stesso cui si devono gli affreschi della calotta absidale della Chiesa di San Silvestro a L'Aquila e persino le finissime miniature del Messale Orsini conservato a Chieti.

Nel tempo sono stati suggeriti diversi nomi, soprattutto di artisti di scuola senese; più di recente è stato avanzato il nome di Leonardo da Teramo, un abile maestro molto documentato a Sulmona la cui attività, ricostruita al momento per via ipotetica, è tuttora oggetto di dibattito all'interno della critica.

Il Trittico prende il nome dal paesino abruzzese di Beffi, situato nei pressi di Tione, dove è stato ospitato nella chiesa di Santa Maria del Ponte, fino al 1915. Ritirato per motivi di sicurezza e sottoposto a restauro è stato poi trasferito nel Museo Nazionale dell'Aquila.



Il pittore, autore di varie opere, tra cui gli affreschi di S.Silvestro a L’Aquila e in S. Giovanni Battista a Celano, prende il nome appunto da questo Trittico che è il suo capolavoro. Anche “L’albero della croce”, ovvero delle “Sette Parole”, è attribuito al Maestro. L’anonimo pittore potrebbe essere stato allievo di Taddeo di Bartolo (Siena 1362/1363-1422) o di altri pittori abruzzesi, tra cui Andrea De Litio, noto per gli affreschi della cattedrale di Atri.



Il Trittico che era esposto nel Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila sopravvissuto al terribile terremoto del 6 aprile 2009, che ha distrutto il centro storico del capoluogo abruzzese, è stato ambasciatore dell'arte italiana degli Stati Uniti, simbolo della rinascita e dello straordinario patrimonio culturale nazionale: grazie al tour americano promosso da Mario Resca, Direttore Generale per la Valorizzazione, l'opera è stata esposta alla National Gallery of Art di Washington, al Nevada Art Museum di Reno e successivamente al Getty Museum di Los Angeles, ammirata da oltre un milione di visitatori.

Al rientro dagli Stati Uniti il dipinto è stato ospitato a Roma a Palazzo Giustiniani, nell'ambito del progetto culturale 'Dai Musei al Senato', per promuovere e valorizzare lo straordinario patrimonio artistico italiano offrendo a tutti un'occasione in più per conoscere un capolavoro e il museo di provenienza.

Dall’8 febbraio 2011 è di nuovo esposto a L’Aquila nel salone della Banca D’Italia. E’ un segnale di ripresa e di rivincita nei confronti dei problemi causati dal terremoto. E’ ospitato nel salone della Banca d’Italia proprio all’angolo di Piazza Duomo perché la storica sede della banca d’Italia è stata la prima a riaprire dopo il terremoto del 6 aprile 2009 .


Il fascino delle pitture e delle architetture tardo gotiche in Abruzzo testimoniano la vitalità di un territorio , delle sue istituzioni, della sua economia dovuta tra l’altro anche alla presenza di ordini monastici come i Cistercensi dopo la pausa dovuta alla caduta dell’impero romano d’occidente e agli stravolgimenti che quegli avvenimenti determinarono anche in Abruzzo .


Le testimonianze di pittura di epoca medioevale in Abruzzo sono molteplici e ricoprono in maniera abbastanza capillare tutto il territorio regionale. Accanto ad esempi noti e meglio conservati troviamo anche cicli di cui oggi abbiamo una visione frammentaria ma che pure ci restituiscono la ricchezza e la varietà dei percorsi artistici attivi nella nostra regione. La storia della pittura medioevale in Abruzzo trova negli affreschi di Capestrano, Pianella e Bussi le prime e significative manifestazioni risparmiate dal tempo; nei secoli successivi le testimonianze si moltiplicano e, con i cicli di Fossa, Bominaco, Ronzano, Loreto Aprutino, Castelvecchio Subequo e Atri, il panorama pittorico si arricchisce di veri gioielli, pagine intatte di colore ereditate dal passato. Gli studi finora condotti hanno permesso di delineare in maniera sempre più puntuale l'intricato tessuto di rapporti e influenze che collegano i cicli abruzzesi con le esperienze

pittoriche extraregionali, siano esse campane, romane, umbre o marchigiane, e nonostante la difficoltà di trovarsi per lo più di fronte a dipinti di mano anonima, sono state proposte attribuzioni e avanzati nomi che arricchiscono la compagine dei magistri finora conosciuti. Nel percorso artistico delineato rientrano anche gli affreschi databili al Quattrocento, epoca in cui nella nostra regione troviamo sia esempi ancorati alla tradizione tardo gotica che moderate aperture alle novità rinascimentali; caso limite e punto di arrivo nella nostra panoramica è Atri dove l'arte di Andrea Delitio, per la sua complessità e originalità, segna il momento conclusivo della stagione pittorica medioevale abruzzese ed insieme quello d'inizio dell'età propriamente rinascimentale.


Trittico con Madonna con il Bambino in trono, e angeli reggicortina (al centro)

Annuncio ai pastori, Natività, Abluzione del Bambin Gesù, il donatore in preghiera (a sinistra, dall'alto in basso)

Dormitio Virginis, Cristo con l'anima di Maria, Incoronazione della Madonna (a destra, dal basso verso l'alto)

Tempera su tavola; stesure in oro zecchino con punzonature

Provenienza: Tione, Chiesa di Santa Maria in Ponte (ritirato post 1915)

L'Aquila, Museo Nazionale d'Abruzzo


Eremo Via vado di sole L’Aquila, mercoledì 9 febbraio 2011

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