sabato 26 febbraio 2011

CAMERA OSCURA : Vecchia Sulmona


CAMERA OSCURA : Vecchia Sulmona


Nella casa dove ora abito, ho portato con me, dopo il terremoto, un computer e molti libri.Tra tutti quelli che ho dovuto mettere in deposito per ragioni di spazio, mi hanno seguito alcuni volumi di arte, di fotografia, sulle tradizioni popolari oltre a tutti i libri di poesia.

Ho lasciato nelle scatole, in attesa che possano rivedere luce, i libri antichi, i romanzi, i libri di viaggi , di storia, i vocabolari, le enciclopedie ,quelli di cucina.


Sul computer ho gelosamente conservato alcuni file di immagini che avevo tratte dai libri di fotografie. Tra i libri di fotografia ho portato con me un volume di Giuseppe Di Tommaso “Vecchia Sulmona “ stampato e distribuito a cura dello stesso Di Tommaso e altri due volumi : “ Dieci fotografi abruzzesi” e Rapsodia abruzzese” stampati dalla Regione Abruzzo, oltre naturalmente a volumi con foto di Ghirri, Giacomelli ed altri.

Ho fatto questa lunga premessa perché ho voglia con questa rubrica che chiamo “ CAMERA OSCURA “ di riflettere appunto su questa “settima “ ( !?) arte.


E’ vero porterò delle testimonianze di fotografi e di ricercatori per parlare di fotografia. Anche se poi, in definitiva la fotografia parla da sé. Ma prima delle opere di Ghirri , Giacomelli ed altri mi piace ricordare , proprio come una premessa, Giuseppe Di Tommaso. Che, non era un fotografo di professione.


Era un appassionato delle memorie della città di Sulmona e geloso della loro integrità ne apprezzava il valore. Il valore appunto di tutte quelle lastre e quelle foto che aveva raccolto in tutta la vita e che restituivano integrità ad un mondo cittadino attraverso due secoli fine Ottocento e Novecento.


Una passione appunto coltivata attraverso la raccolta costante e quotidiana di lastre e foto recuperate a volte dopo la chiusura di studi fotografici o dagli archivi dei fotografi che in quegli anni avevano uno studio aperto a Sulmona.

Foto firmate dunque con nome e cognomi dei primi fotografi della città e da altri amanti di questa nuova tecnica.

Lo incontravi, Di Tommaso, per il Corso di Sulmona con sotto il braccio la sua inseprabaile cartelletta che conteneva foto o lastre accuratamente avvolte nella carta velina..


Erano piccoli monumenti della storia di una città .

Ora Giuseppe Di Tommaso dorme nel cimitero di Sulmona e quando passo di lì lo saluto sempre come per dire grazie ad un passato che , come tutti i passati, contribuisce al presente e apre una finestra sul futuro.


CAMERA OSCURA dunque vuole dare un contributo alla riflessione sulla vita e sull’uso della fotografia di ieri ma anche di oggi.


Ed è anche una specie di omaggio a due amici a me cari Romeo Fraioli e Ida Rossi le cui foto ammiro e che molte volte ho usato per impreziosire i testi che vado condividendo su Facebook e su “ Osservatoriodiconfine”.


Eremo Via vado di sole, L'Aquila,
sabato 26 febbraio 2011

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