martedì 2 novembre 2010

STORIE E VOCI DAL SILENZIO : La città dei matti


STORIE E VOCI DAL SILENZIO : La città dei matti


Era il tempo in cui durante l’inverno i lupi arrivavano fino alla Fontana luminosa , per il corso di L’Aquila passeggiavano gli attori del Living Tehatre con le loro famiglie e i matti facevano colazione al bar del Grand Hotel e du Parc.

A quel tempo vivevo ancora a Sulmona e insieme al mio amico Arpino Geresolimo riflettevamo sulle problematiche che la Legge 180 aveva messe all’attenzione del nostro paese.. Lui aveva contatti con i gruppi del territorio che avevano lavorato a quella legge e frequenti incontri con alcuni psichiatri e infermieri. Memorabile però fu l’incontro con Basaglia a Chieti in una affollato dibattito dal quale dovemmo andare via prima della conclusione perché altrimenti avremmo perso l’ultimo treno della Pescara Roma per tornare a Sulmona. Quella volta , già lavoravo come educatore al carcere minorile di L’Aquila pur vivendo a Sulmona ( facevo il pendolare ),Basaglia parlò a lungo dell’apertura del manicomio e di come quella realtà diventava ogni giorno un’altra cosa. Tutto in perfettaconfusione. E alla mia timida obiezione di come aprire per esempio il carcere mi disse che era possibile a patto di saper accettare la confusione, di saper valorizzare le forme di partecipazione della comunità esterna ai programmi interni del carcere specialmente trattandosi di un carcere per minori. Fu un incontro che ho sempre tenuto nella mente per i successivi trenta anni.


Mi sono ricordato di questo episodio ritrovando tra le carte ingiallite dal tempo e dallo scatolone dove ne tengo molte altre a causa del terremoto un ritaglio di un articolo deIl Messaggero del 11 ottobre 1998 nel quale Giancarlo Di Risio con il tutolo “L’Aquila la riforma ha avuto successo. Gli ex pazienti psichiatrici prendono il caffè al Grand Hotel. “ scrive : “ Fanno colazione al bar del Grand Hotel ( a quattro stelle), entrano nei negozi del centro cittadino, si aggirano con disinvoltura per i mercati rionali. Se riesci in qualche modo ad individuarli , è soltanto per l’aria confidenziale e scanzonata con cui ti salutano , come se ti conoscessero da diverso tempo , perché per il restonon riusciresti a distinguerli dagli altri passanti. Sono gli ex ospiti dell’ospedale psichiatrico di Santa Maria di Collemaggio che grazie alla legge Basaglia del 1980, hanno lasciato il manicomio , e ora abitano nelle case famiglia. Sì, si può dire davvero che da allora i matti di strada ne hanno fatta parecchia , in particolare a L’Aquila ,una delle prime città ad applicare con successo la legge Basaglia.

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Oggi le case famiglia fuori dell’ospedale sono otto , gestite direttamente dai malati e aocsto zero per le ASL. L’ospedale ospita ancora 90 pazienti , ma tra poco anche loro si trasferiranno all’esterno in case famiglia. Si può dire che a L’Aquila più che altrove , la legge Basaglia ha funzionato bene. I matti hanno familiarizzato con la città . Si vedono dappertutto : uomini , donne , giovani e meno giovani. Si alzano di buon’ora e la prima tappa è proprio al bar del Grand Hotel nei pressi della Villa Comunale. C’è chi chiede un cappuccino , chi vuole anche un cornetto , chi preferisce una bomba e un latte macchiato, chi si accontenta soltanto di un caffè. E per tutti c’è lo sconto. Pio troiani , il direttore dell’albergo , ha dato direttive precise al personale : porte aperte sempre e a tutti.”

Fin qui il racconto di Giancarlo di Risio di un’ordinaria mattina di follia al bar. Ed è così che3 questo rapporto tra i matti e la città è continuato fino ad oggi con numerose iniziative, con un incontro e un abbraccio veramente sincero. E proprio in tema di iniziative è già alla ottava edizione quella dal titolo “ Cinema e Psichiatria “ voluta fin dall’inizio dall’Istituto Cinematografico Italiana “La lanterna magica” in collaborazione con la Regione ,la Provincia, il Comune di L’Aquila, il Ministero dei beni culturali , la ASL. Quest’anno ha un titolo accattivante “Sorridere, riflettere e voglia di domani” E’ l’edizione del dopo terremoto che non può tenersi nello storico Cinema Massimo ma nell’auditorium “E. Sericchi” del complesso Strinella 88.

Dunque l’ottava edizione si terrà dal 3 al 24 novembre con le seguenti proiezioni :

3 novembre auditorium Sericchi :ore 17 Guardie ladri di Steno e Mario Monicelli (Italia 1951)

5 novembre auditorium Sericchi : ore 10 Pa-ra-da di M. Pontecorvo (Italia 2008)

10 novembre auditorium Sericchi : ore 17 Senza pelle di A. D’Alatri (Italia 1994)

12 novembre Avezzano Castello Orsini ore 10 Pa-ra-da ore 17 Spider di DE. Cronemberg (Canada 2008)

17 novembre auditorium Sericchi ore 17 Il papà di Giovanna di P. Avati (Italia 2008)

19 novembre auditorium Sericchi ore 10 Il bambino con il pigiama a riche di M. Herman (Usa 2008)

24 novembre auditorium Sericci ore 17 Invictus di C. Eastwood (USA 2009)


Le proiezioni saranno introdotte dal critico Per cesare Stagni dell’Istituto Cinematografico dell’Aquila “La lanterna magica e dal dott. Sabatino Paola del Dipartimento di salute mentale di L’Aquila .

Al termine delle proiezioni seguirà commento e dibattito a cura di Anna Mari9a Allegro, Rosaria Caparzo, Carla Cirelloi, Alessandra Cottone, Mirella Del Principe, Noemi Daddezio, Stefano De

Cataldo , Maddalena Diffusine, Rosa Elia, Angelo Gallese ,Maria Gallese , Maria Pia Legge, Valter Marola, Sabatino Papola, Gabriele Rossano Ritrovato, Maria Emilia Rotunno , Salvatore Russo, Vittorio Sconci , Massimo Tardio .


Eremo Via vado di sole, L’Aquila , martedì 2 novembre 2010



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