lunedì 9 maggio 2011

ARTE FACTUM : Il posto delle fragole

ARTE FACTUM : Il posto delle fragole


Dov'è l'amico che il mio cuore ansioso

ricerca ovunque senza avere mai riposo?

Finito il dì ancor non l'ho trovato

e resto sconsolato.

La Sua presenza è indubbia ed io la sento

in ogni fiore e in ogni spiga al vento.

L'aria che io respiro e dà vigore

del Suo Amore è piena.

Nel vento dell'estate

la Sua voce intendo.

Il posto delle fragole Anno:1958 Regista: Ingmar Bergman Produzione:20th Century Fox


Un noto medico e professore, giunto alla tarda vecchiaia, pur avendo ottenuto, nella sua attività professionale, i più ambiti riconoscimenti, si rende conto, a poco a poco, che il suo radicato egoismo ha fatto sì ch'egli si trovi ora nella più gelida solitudine. Un sogno angoscioso lo induce a riconsiderare l'atteggiamento di larvata ostilità, da lui tenuto, durante la sua lunga vita, nei confronti del prossimo, e lo porta all'implicito riconoscimento del suo errore. Un incontro casuale con un gruppo di giovani fervidi e pieni di vita fa comprendere al vecchio medico l'infinito vantaggio che può recare al suo spirito una maggior comprensione del problemi di quanti gli vivono accanto; a cominciare da quelli che a lui sono legati da stretti vincoli: il suo figliolo (anch'egli sulla via della cristallizzazione in un altrettanto gelido egoismo) e la tenera e trepida moglie di questo, in procinto di divenire madre.

Dice Bergman : Un vecchio medico parte in auto con la nuora, carica una coppia di autostoppisti, va a trovare la vecchissima madre, arriva all'università di Lund dove si festeggia il suo giubileo, il 50° anniversario della sua attività professionale. Alle vicende del viaggio si alternano sogni, incubi, ricordi che si fanno parabola sulla morte nascosta dietro le apparenze della vita. "... non avevo capito che V. Sjostrom si era preso il mio testo, l'aveva fatto suo e vi aveva immesso le sue esperienze... Si era impadronito della mia anima nella figura di mio padre e se ne era appropriato..." (I. Bergman). E, forse, il più alto risultato di Bergman negli anni '50. Orso d'oro al Festival di Berlino 1958 e molti altri premi. Il grande regista e attore Sjostrom (1879-1960) morì 3 anni dopo le riprese.

Fonte critica Il Morandini - Dizionario dei film, Zanichelli


Eremo Via vado di sole, L'Aquila,
domenica 08 maggio 2011

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